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Cinema ed Egitto: doppia esposizione, doppio successo

Quasi 18.000 visitatori, questo il bilancio positivo con cui si conclude la stagione primaverile degli eventi espositivi a Rovigo. A Palazzo Roverella e a Palazzo Roncale due mostre rappresentative della storia e del patrimonio del territorio del Polesine hanno affascinato un grande pubblico.

Due mostre diverse per tipologia e impostazione, ma unite da un unico filo conduttore: far emergere, sottolineare, evidenziare aspetti non irrilevanti, ma dimenticati o poco valutati, della ricca storia del territorio rodigino.

– Gilberto Muraro, Presidente della Fondazione

A Palazzo Roverella le curiosità del Cinema in Polesine

Circa 7.000 visitatori hanno visitato la grande mostra curata da Alberto Barbera “Cinema! Storie, protagonisti, paesaggi” (aperta al pubblico dal 24 marzo), che ha raccontato lo stretto legame tra il Delta del Po e la settima arte.

Con brani di film, manifesti, foto originali e altri documenti, ha certificato come queste terre siano state protagoniste di oltre 500 film tra cortometraggi, documentari e sceneggiati TV, firmati da molti dei grandi registi del nostro cinema tra cui Visconti, Antonioni, Rossellini, Lattuada, Vancini, Bolchi, Avati, Mazzacurati, Comencini, Olmi, Soldini.

I dati raccolti sui visitatori ci raccontano che questa esposizione è stata visitata da un pubblico molto attento e competente, composto per la maggior parte da cinefili che hanno affrontato anche viaggi molto lunghi per non perdersi la mostra. Oltre ai singoli visitatori e ai gruppi organizzati, l’esposizione ha ospitato anche 1.200 persone tra alunni e insegnanti provenienti da scuole di tutta la regione.

Dati importanti che diventano gratificanti quando tutti i visitatori affermano di ritenersi estremamente soddisfatti sia dei contenuti e degli allestimenti di mostra, ritenuti molto coinvolgenti, sia dei servizi offerti, come le visite guidate per gruppi e singoli visitatori.

A Palazzo Roncale il mistero di “Egitto Ritrovato”

Ancora meglio ha fatto l’esposizione di Meryt e Baby, le due mummie di Rovigo, e della selezione di reperti della collezione egizia dell’Accademia dei Concordi, “Egitto Ritrovato. La Collezione Valsè Pantellini” che ha fatto riaffiorare l’Antico Egitto a Rovigo coinvolgendo quasi 11.000 visitatori.

Un’esposizione creata intorno al restauro delle due mummie, seguito con passione da un pubblico di famiglie e di scuole di Padova e Rovigo come dimostrato dai numerosi gruppi in visita e dalle scolaresche. Meryt e Baby e la loro storia sono diventate sempre più famose incuriosendo un pubblico vasto e partecipe.

La presenza di esperti in mostra, dalla restauratrice Cinzia Oliva alla Polizia Scientifica, ha contribuito ad alimentare il mistero che avvolge le due mummie, rendendo l’esposizione più interattiva e molto coinvolgente per i visitatori che hanno avuto la possibilità di fare domande direttamente agli addetti ai lavori e di vedere dal vivo lo svolgimento delle operazioni di analisi e restauro. Durante il periodo dell’esposizione, Meryt e Baby sono state sottoposte anche a diversi esami scientifici e diagnostici per scoprire chi erano queste due persone vissute migliaia di anni fa e a quale delle epoche faraoniche appartengono.

Quali misteri riusciranno a svelare gli esperti? Per fortuna la storia non finisce qui!

Infatti, l’esposizione della Collezione “Egitto Ritrovato” è stata prorogata e sarà visibile, sempre a Palazzo Roncale, per tutto il mese, fino al 29 luglio:

  • giovedì e venerdì dalle 9.00 alle 19.00;
  • sabato e domenica dalle 9.00 alle 20.00.

Anche le attività didattiche e le visite guidate a orario fisso della domenica, alle ore 17.00, proseguiranno fino a fine luglio.

Meryt e Baby insomma, ci terranno compagnia ancora per un mese. Chissà, nel frattempo, cosa scopriremo su di loro…