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Bando Nuove Generazioni: 83 progetti per potenziare la comunità educante

Con i bambini ha pubblicato i risultati del Bando Nuove Generazioni, nato per contrastare la povertà educativa dei ragazzi tra i 5 e i 14 anni. Tra i vincitori anche 4 progetti che prevedono interventi mirati a sviluppare le relazioni, le competenze e la capacità innovativa di ragazzi ed educatori delle province di Padova e Rovigo. Cosa accomuna tutti i progetti selezionati? L’impegno a prevenire precocemente dispersione, abbandono scolastico, bullismo e altri fenomeni di disagio giovanile.

Sono 83 i progetti selezionati dall’impresa sociale Con i bambini nell’ambito del Bando Nuove Generazioni, rivolto a bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e i 14 anni. Tra le iniziative sostenute, 68 sono regionali e 15 multiregionali e saranno realizzate grazie alla collaborazione di 7.500 partner tra organizzazioni del terzo settore, istituti scolastici, enti pubblici.

432 idee progettuali presentate
83 progetti selezionati
66 milioni di euro

Questi progetti saranno sostenuti grazie al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, Fondo Nazionale a cui aderisce anche la nostra Fondazione che mette a disposizione degli enti del terzo settore e del mondo della scuola 66 milioni di euro per realizzare progetti di contrasto alla povertà educativa.

Tra le iniziative che riceveranno un contributo, sono realizzate da organizzazioni del territorio e prevedono un intervento diretto nelle province di Padova e Rovigo. Ciascun progetto è promosso da un ente capofila che coordina una rete di partner di cui fanno parte associazioni, scuole e comuni.

Attraversamenti

Coordinata dalla Fondazione La Grande Casa Onlus e sostenuta con circa 361.000 euro, l’iniziativa – che coinvolgerà circa 3.000 minori e 1.500 nuclei familiari residenti in un gruppo di comuni dell’alta padovana – punta a potenziare le risorse a disposizione dei minori e dell’intera comunità educante attraverso attività che approfondiranno il tema della solidarietà, puntando sulla riqualificazione creativa di alcuni spazi comuni, realizzando laboratori sull’opportunità e i rischi del mondo digitale, attività di sostegno scolastico e piani di intervento personalizzati per minori appartenenti a famiglie in situazione di vulnerabilità.

#sPOSTATI. Una rete di opportunità

Coordinata dalla Cooperativa Sociale Onlus Titoli Minori e sostenuta con 690.000 euro, l’iniziativa – che coinvolgerà circa 11.000 minori e 4.000 nuclei familiari residenti in 14 comuni polesani  – punta ad attivare processi partecipativi finalizzati a rendere la comunità educante più consapevole rispetto ai diritti dei minori. Gli strumenti scelti per raggiungere questo obiettivo sono: laboratori culturali, didattici e ricreativi in orario extrascolastico presso gli istituti partner con l’obiettivo di favorire l’attivazione dei docenti, dei minori e delle loro famiglie; percorsi formativi per i minori sulle competenze relazionali ed affettive e sulle discipline STEM – Science (Scienza), Technology (Tecnologia), Engineering (Ingegneria) e Math (Matematica); la realizzazione di uno sportello di supporto per famiglie ed insegnanti; programmi di tutoraggio per famiglie in situazione di difficoltà ed eventi itineranti finalizzati ad attivare percorsi di welfare comunitario.

4H – Scaliamo il futuro

Coordinata dalla Fondazione IREA Morini Pedrina e sostenuta con 395.000 euro, l’iniziativa – che coinvolgerà circa 100 minori e le loro famiglie residenti nei Comuni di Baone (PD) ed Este (PD) – si pone l’obiettivo di rafforzare la comunità educante dei due territori per offrire ai minori opportunità educative efficaci. Le attività saranno realizzate dentro e fuori la scuola, con un forte approccio inclusivo. Nello specifico, sarà allestito uno spazio di aggregazione e socializzazione per ragazzi all’interno di un istituto scolastico partner, nel quale saranno svolte attività di doposcuola, atelier digitali e laboratori volti a stimolare competenze cognitive e non cognitive, anche attraverso la musica; interventi formativi e informativi per gli adulti (genitori, educatori, insegnanti) finalizzati anche alla costituzione di gruppi di auto-mutuo aiuto.

Network Euganeo – La comunità educante

Coordinata COSEP Società Cooperativa Sociale e sostenuta con 560.000 euro, l’iniziativa – che coinvolgerà circa 2.900 minori e 2.000 nuclei familiari residenti nei Comuni di Abano Teme (PD), Padova, Polverara (PD) e Teolo (PD) – si pone l’obiettivo di costruire un “Consiglio Territoriale”, ossia una rete di lavoro che, partendo dalla scuola come centro nevralgico educativo, coinvolga le istituzioni, le famiglie e gli enti territoriali al fine di potenziare le opportunità educative del territorio e la comunità educante. Nello specifico, il progetto prevede un’azione di “mediazione urbana” finalizzata alla costruzione di uno spazio di rete che raccolga i bisogni dei minori del territorio e che permetta di rispondere con interventi integrati e sinergici; attività formative per gli attori della comunità educante, tra cui famiglie, insegnanti, operatori ed agenti territoriali, per aumentarne le competenze educative, psicologiche, relazionali e tecniche; laboratori extra-scolastici per fornire ai minori occasioni di socializzazione e sviluppo di nuove competenze; laboratori di didattica innovativa in orario scolastico ed extrascolastico per lo sviluppo di competenze digitali e STEM; attività di doposcuola e studio assistito insieme ad azioni specialistiche di sostegno ai minori con bisogni educativi speciali e disturbi specifici dell’apprendimento.

Ecco gli altri progetti vincitori

Due anni di contrasto alla povertà educativa

Con i primi tre bandi – Infanzia, Adolescenza e Nuove Generazioniin due anni sono stati sostenuti 249 progetti, con un contribuito pari a 202 milioni di euro, che coinvolgeranno 480 mila bambini e ragazzi (insieme alle loro famiglie) che vivono in condizione di disagio e 27.500 organizzazioni tra terzo settore, mondo della scuola ed enti pubblici.

Una risposta concreta al milione e 208 mila ragazzi che vivono in condizione di povertà e che spesso non possono accedere ai servizi minimi, necessari a formare gli adulti di domani. Il problema della povertà educativa dei minori, l’altra faccia di quella economica, non rappresenta solo un danno nei confronti dei minori che vivono in condizioni di disagio, ma un freno alla crescita di un intero paese.

Investire nei ragazzi significa dare slancio al nostro futuro.