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Dottorati di Ricerca in Azienda: un ponte tra Università e Impresa, innovazione e competenze

Abbiamo messo a disposizione, insieme a Intesa Sanpaolo, 360.000 euro per creare un ponte tra i giovani talenti della ricerca e il mondo produttivo. Si tradurranno in 12 borse di dottorato di ricerca a tema vincolato, finalizzate all’innovazione e allo sviluppo economico e sociale del territorio. Con benefici per tutti.

La Ricerca e l’Impresa sono due universi apparentemente – e talvolta realmente – distanti. Per creare un ponte tra talenti, ricerca e imprese insieme a Università degli Studi di Padova, Unismart, Assindustria Venetocentro e Intesa Sanpaolo abbiamo ideato il bando Dottorati di Ricerca in Azienda, giunto quest’anno alla sua quarta edizione.

Rafforzare la collaborazione Università-Imprese sul territorio e sviluppare risultati di ricerca innovativi, dando ai dottorandi la possibilità di mettere in gioco le proprie conoscenze teoriche in contesti industriali e applicativi.

Con questo obiettivo il bando Dottorati di Ricerca in azienda offre alle aziende la possibilità di proporre progetti di ricerca che, se selezionati, saranno condotti e sviluppati da dottorandi dell’Università di Padova, attraverso un inserimento nelle realtà aziendali.

La nostra Fondazione e Intesa Sanpaolo sosterranno il progetto con 360.000 euro, che porteranno all’attivazione di 12 borse di dottorato di ricerca a tema vincolato finalizzate all’innovazione e allo sviluppo economico e sociale del territorio.

Questo avviso di selezione è pensato per appianare i gap che affliggono il passaggio dal mondo della formazione al mondo del lavoro, creando importanti occasioni per sbocchi occupazionali di elevato standing professionale.

– Gilberto Muraro, Presidente Fondazione Cariparo

Per le aziende che puntano all’eccellenza

Il bando è rivolto ad aziende aventi sede legale e/o amministrativa e/o operativa nelle province di Padova, Rovigo e Treviso.

Ogni borsa di studio verrà co-finanziata con un importo di 30.000 euro, mentre a ogni azienda di cui verrà selezionato il progetto di ricerca sarà richiesto un contributo di 42.000 euro in qualità di co-finanziamento dei dottorati di ricerca triennali o di 62.500 euro come co-finanziamento di borse di dottorato di durata quadriennale.

La scadenza per la presentazione delle proposte è lunedì 21 marzo 2022 alle ore 13:00.

Scopri come partecipare

 

Non solo ricerca

L’avviso di selezione diventa infatti uno strumento per stimolare l’individuazione di talenti ad altissima professionalità, figure essenziali e abilitanti per quelle aziende che fanno dell’innovazione di prodotto, di servizio o di processo, la propria mission per affrontare la competitività dei mercati e la ripresa post Covid.

A testimonianza dell’interesse suscitato dall’iniziativa nelle scorse edizioni, sono ben 44 le aziende che hanno presentato i loro progetti, stimolando la candidatura di 402 studenti ambiziosi di cimentarsi con progetti di ricerca di reale interesse aziendale nei più diversi ambiti di applicazione: dall’Ingegneria dell’Informazione alla Medicina Molecolare, dall’Ingegneria Civile all’Animal & Food Science, dall’Economia e Management alla Brain-Mind & Computer Science, dalla mobilità sostenibile all’economia circolare.

Partecipa al Digital Open Day

Martedì 22 febbraio 2022, un webinar presenterà alle aziende le opportunità offerte dal bando.

Ci sarà spazio anche per approfondire le modalità di presentazione dei progetti aziendali e per chiarire eventuali dubbi.

Iscriviti al webinar

Davide e Giulio: due dottorandi in azienda

Ma cosa accade, nella pratica, quando un giovane ricercatore entra in un’azienda? Come vive questa esperienza? Che contributo si prefigge di dare? E, di riflesso, che aspettative nutre un imprenditore e cosa si aspetta dal dottorando?

Per saperlo, abbiamo incontrato due degli universitari che nel 2019 hanno vinto una borsa di studio nell’ambito del bando Dottorati di Ricerca in Azienda.

Davide, il cui obiettivo è rendere il letto d’ospedale un elemento smart, in grado di aiutare sia il paziente che gli operatori sanitari. E Giulio, che punta a migliorare il benessere delle galline ovaiole e i sistemi di allevamento cage-free.

Teoria e pratica, insieme, per generare innovazione.