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Giornata mondiale dell’Alzheimer. L’impegno della Fondazione

Avviato nel 2009 un progetto per dare sostegno ai caregivers. In 10 anni messi a disposizione oltre 2 milioni di euro.

L’Alzheimer, e più in generale le varie forme assimilabili di demenza, hanno registrato un trend in costante aumento anche nel nostro territorio e le previsioni dei prossimi anni dicono che il 9% della popolazione della popolazione anziana sarà malato di Alzheimer o altro tipo di demenza, con incidenza che va dal doppio al triplo nel genere femminile, a seconda del tipo di demenza.

Già dal 2009 Fondazione Cariparo ha avviato un progetto, in collaborazione con Casa Madre Teresa di Calcutta (centro di riferimento per la provincia di Padova) e l’attuale ULSS 5 Polesana (su cui sono confluite l’ex ULSS 18 di Rovigo e l’ex ULSS 19 di Adria) per fornire servizi a supporto dei caregiver di malati di demenza: consulenza telefonica psicologica, sostegno psicologico individuale o di gruppo, corsi di formazione per imparare a gestire un paziente con Alzheimer o demenza, seminari informativi e attivazione di gruppi di auto-aiuto. In 10 anni sono stati messi a disposizione oltre 2 milioni di euro a fronte di attività che, solo nell’ultimo triennio, hanno interessato 2.000 persone nelle province di Padova e Rovigo.

La necessità di dare continuità ad un progetto che ha dato nel corso degli anni risultati molto significativi, portando competenze e sollievo a migliaia di caregivers di pazienti con Alzheimer o demenza, ci ha indotto a rafforzare ulteriormente questo intervento”, dichiara il Presidente, prof. Gilberto Muraro. “Con lo strumento della progettazione partecipata che ha visto coinvolti i soggetti partner, saranno messi a disposizione nuovi servizi, quali: l’ attivazione di una consulenza telefonica informativa, in aggiunta a quella psicologica, la realizzazione di corsi di tecniche di rilassamento e di mindfulness, la creazione di una rete che permetta di attivare sinergie tra i vari attori, l’ implementazione di piani formativi dedicati alle conoscenze sul decadimento cognitivo per l’assistenza primaria. Sarà inoltre creato un Comitato Scientifico per mettere in rete gli attori principali e promuovere occasioni di confronto sulle tecniche utilizzate nell’ambito del progetto.”

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