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Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile

Approvati 86 progetti relativi al Bando Adolescenza (11-17 anni) per un ammontare complessivo di 73.4 milioni di euro. Di questi, 2 i progetti che prevedono interventi mirati ad arricchire l’offerta formativa nelle scuole e contrastare l’abbandono scolastico degli adolescenti delle province di Padova e Rovigo.

Sono 86 i progetti approvati da Con i Bambini attraverso il Bando Adolescenza (11-17 anni). Di questi, 69 per la graduatoria A (regionali) e 17 per la graduatoria B (multiregionali), selezionati tra le 248 proposte ammesse alla seconda fase e complessivamente tra le 800 idee pervenute in risposta al Bando, per un ammontare complessivo di 73.4 milioni di euro erogati (una media di oltre 884 mila euro a progetto). Per sostenere le iniziative, sono state coinvolte 2748 organizzazioni, tra enti del Terzo settore, scuole ed enti locali.

Il bando nasce nell’ambito del Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile, un’iniziativa nazionale frutto di un’intesa tra Fondazioni di origine bancaria rappresentate dall’Acri – tra cui anche Fondazione Cariparo –  Forum del Terzo Settore e Governo. Per sostenere le attività del Fondo, Fondazione Cariparo ha stanziato tra il 2016 e il 2018 oltre 20.5 milioni di euro.

Tra le iniziative selezionate, 2 sono quelle realizzate da organizzazioni del territorio che prevedono un intervento diretto nelle province di Padova e Rovigo:

  • Sinergie per un viaggio sicuro, ideata dall’Istituto Comprensivo di Badia Polesine (Ro), si propone di sviluppare l’autostima e la motivazione allo studio degli adolescenti attraverso l’attivazione di laboratori a scuola e in sedi esterne, realizzando anche incontri di formazione per genitori e insegnanti. In particolare il progetto – che ha ricevuto un contributo di 280.790 euro – interesserà i comuni di Adria, Badia Polesine, Lendinara, Rovigo, San Martino di Venezze e altri centri del medio Polesine.
  • S_carpe diem – Cogli l’ottimo, proposta dalla cooperativa sociale Adelante (Vi), ha l’obiettivo di valorizzare i talenti dei ragazzi e di stimolare le relazioni tra gruppi etnici e sociali diversi tramite laboratori scolastici ed extrascolastici. Ogni area in cui verrà attivata l’iniziativa – che coinvolgerà il territorio di Cittadella (Pd) insieme a 11 comuni del Delta del Po – avrà due figure di riferimento (un educatore scolastico e un community maker) con il compito di creare, coordinare e gestire dei centri educativi territoriali. Per la realizzazione del progetto è previsto un contributo di 850.000 euro.

Oltre a queste due iniziative, grazie ad un altro bando realizzato nell’ambito del Fondo (Bando Prima Infanzia), è stato possibile attivare sul territorio il progetto Insieme per Crescere, promosso dal Comune di Padova insieme ad un’ampia rete di associazioni locali. L’iniziativa, che ha ricevuto un contributo di 650.000 euro, ha permesso di ampliare i servizi offerti da alcuni asili del padovano, estendendo gli orari di apertura e implementando l’offerta didattica per i bambini.

“L’esperienza del Fondo e la rapidità di attuazione, nonostante il processo sia di per sé articolato, dimostra come se ci sono la volontà politica e la capacità organizzativa di ‘fare’ è possibile aggredire un fenomeno che è tra più ingiusti e pericolosi per il Paese – ha dichiarato Carlo Borgomeo presidente di Con i Bambini. La povertà educativa minorile in Italia, come emerge anche dal primo rapporto che abbiamo pubblicato la scorsa settimana – ha aggiunto Borgomeo – è diffusa in tutto il territorio e in particolare nelle aree meridionali e nelle grandi città. Dovrebbe essere una priorità assoluta per la politica, perché un Paese che abbandona i suoi ragazzi è un Paese che, di fatto, rinuncia al futuro”.

L’obiettivo del Bando Adolescenza, rivolto alle organizzazioni del Terzo settore e al mondo della scuola, è promuovere e stimolare la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di dispersione e abbandono scolastici di adolescenti nella fascia di età compresa tra 11 e 17 anni. Di grande rilievo sarà il contributo offerto dalle “comunità educanti” dei territori, ovvero coloro che a diverso titolo si rivolgono agli adolescenti (scuole, famiglie, associazioni e organizzazioni non profit, fondazioni, enti territoriali, gli stessi ragazzi). I progetti dovranno, da un lato, promuovere percorsi formativi individualizzati, complementari a quelli tradizionali, dall’altro coinvolgere anche i gruppi classe di riferimento e prevedere azioni congiunte “dentro e fuori la scuola”, che affianchino all’attività ordinaria delle istituzioni scolastiche l’azione della comunità educante, favorendo il riavvicinamento dei giovani che hanno abbandonato gli studi o che presentano forti rischi di dispersione. Ovvero, mettere in sinergia attività scolastiche, extra-scolastiche e tempo libero per sviluppare e rafforzare competenze sociali, relazionali, sportive, artistico-ricreative, scientifico-tecnologiche, economiche e di cittadinanza attiva, a contrastare lo sviluppo di dipendenze e del fenomeno del bullismo.

Oltre al bando Adolescenza, sono stati pubblicati i bandi Prima Infanzia (0-6 anni) e Nuove Generazioni (5-14 anni). Con il primo sono stati finanziati 80 progetti, con 62.2 milioni di euro. Il Bando Nuove Generazioni, che mette a disposizione 60 milioni di euro, si è concluso a febbraio con 432 proposte pervenute attualmente in fase di valutazione

A febbraio Con i Bambini ha pubblicato il Primo rapporto sulla povertà educativa in Italia, disponibile al seguente link: www.conibambini.org/report-poverta-educativa

Padova, 23 marzo 2018

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