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Segnavie 8. Il mondo non è usa e getta. Dalla culla alla culla: il cerchio della vita Michael Braungart intervistato da Gabriele Beccaria

Giovedì 5 aprile, all’Auditorium dell’Orto Botanico (ingesso da Prato della Valle), Michael Braungart intervistato da Gabriele Beccaria, sarà protagonista dell’ottava edizione di “Segnavie”, il fortunato format di incontri e confronti ideato e realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. “Il mondo non è usa e getta. Dalla culla alla culla: il cerchio della vita” è il tema, assolutamente d’attualità, dell’incontro. L’ingresso è libero ma, dato il prevedibile grande afflusso, è necessario prenotarsi preventivamente sul sito www.segnavie.it o telefonando al numero 049 660405.

“Il nostro obiettivo – ama dire Michael Braungart – è un mondo deliziosamente diverso, sicuro, sano e giusto, con aria, acqua e terra pulite, energia prodotta economicamente ed ecologicamente, goduto con piacere!”. Cosa si può chiedere di più? A tutti piacerebbe sottoscrivere questa visione. Tuttavia Michael Braungart non si limita a suggerire un bell’orizzonte ma si sta impegnando a trasformare un sogno in realtà.

Le persone che progettano prodotti seguendo l’approccio C2C (Cradle to Cradle), siano essi una coperta per bambini o un edificio per la Ford Motor Company, guardano prima di tutto all’obiettivo finale. Vogliono che ogni fase del processo ideativo prima e produttivo poi, dalla progettazione alla realizzazione, sia socialmente giusta, vantaggiosa dal punto di vista ambientale, si caratterizzi per prestazioni elevate e si presenti esteticamente gradevole, per assicurare “… la vita, la libertà e la ricerca della felicità…”. Ciascun prodotto deve rispondere a 5 precise caratteristiche: utilizzo di energie rinnovabili, tutela delle risorse idriche, utilizzo di materie prime atossiche, responsabilità sociale e recupero dei materiali.

I progettisti di C2C considerano l’intero ciclo di vita di un prodotto, dalla creazione con materiali sostenibili, in un modo che rispetti l’ambiente e le persone coinvolte nel processo di produzione, e che consenta il competo riciclaggio dei materiali quando l’oggetto non avrà più un utilizzo.

Valga come esempio, tra i tanti, l’idea di “coltivare” i mattoni dalla sabbia come fa Ginger Krieg Dosier con il suo BioMason, aggiungendo cloruro di calcio, batteri e urea, invece di cuocerli nei forni con un enorme minor inquinamento atmosferico. In generale, bisogna organizzare la catena distributiva in modo che i prodotti possano ritornare all’origine. Sapendo che i materiali sintetici hanno vita lunga e quindi possono essere riutilizzati molte volte nella produzione dello stesso prodotto, senza rovinarsi. I materiali organici, invece, si degradano rapidamente, ma proprio perché appartengono al ciclo della vita, possono ritornare rapidamente alla terra.

Fin dalla sua “istituzione” nel 1992, il paradigma C2C è cresciuto arrivando ad includere un processo attraverso il quale i prodotti possono essere certificati “dalla culla alla culla”.
Con il modello C2C, Braungart propone una terza via, alternativa sia alla crescita senza controllo sia alla decrescita felice.

Cercando il marchio di certificazione Cradle to Cradle, chiunque può essere certo che i prodotti che sta utilizzando non solo sono di altissima qualità, ma sono stati creati dall’inizio alla fine allo scopo di aumentare la giustizia sociale e la sostenibilità.

Chi sono i protagonisti?

Michael Braungart

Nato nel 1958 a Schwäbisch Gmünd, Michael Braungart è un chimico tedesco che sostiene che l’essere umano possa aiutare l’ambiente ridisegnando la produzione industriale.
Ex attivista di Greenpeace, è un “pensatore ambientale” dalle grandi capacità visionarie.
Fondatore dell’Environmental Protection Encouragement Agency, Braungart insegna Ingegneria dei processi all’Università Leuphana di Lüneburg, dove dirige anche un master interdisciplinare sulla gestione del flusso di materiali. La sua disciplina, l’approccio Cradle-to-Cradle, è oggetto di insegnamento all’Università Erasmo di Rotterdam, in Olanda.

Intervistato da Gabriele Beccaria

Gabriele Beccaria è giornalista scientifico e responsabile di Tuttoscienze, il supplemento settimanale dedicato alla scienza e alla medicina del quotidiano La Stampa. Laureato in storia all’Università di Torino, ha conseguito un master of science in giornalismo alla Boston University e un Leadership Seminar alla Georgetown University di Washington. Si occupa di cronaca scientifica e dei temi più controversi che toccano i rapporti tra la scienza e la società. È co-autore di due ebooks: Scienza e Democrazia con Andrea Grignolio e Prima che Accada con Francesco Vaccarino.

Informazioni e prenotazioni:
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria
www.segnavie.it
049 660405 (Segreteria organizzativa: P.R. Consulting)

Padova, 29 marzo 2018

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