EN

[MUSIKÈ] Cinzia Spanò – Tutto quello che volevo

20 Ottobre 2022 21:00 - 22:30 Padova, Piccolo Teatro Don Bosco


di e con Cinzia Spanò

regia Roberto Recchia
video del ‘sogno’ Paolo Turro
realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera – Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate, diretto dal prof. Roberto Favaro

produzione Teatro dell’Elfo

Tutto quello che volevo
Una storia vera, un caso mediatico senza precedenti. Fece molto scalpore, qualche anno fa, la storia di due ragazzine di 14 e 15 anni, studentesse di uno dei migliori licei della capitale, che si prostituivano dopo la scuola in un appartamento di viale Parioli. Il caso ebbe una fortissima eco mediatica anche per via dei clienti delle due ragazze, tutti appartenenti alla cosiddetta “Roma bene”, professionisti affermati e benestanti, insospettabili padri di famiglia. La vasta indagine che ne è seguita ha visto coinvolte e processate numerosissime persone, tra clienti e sfruttatori.

Una sentenza diversa da tutte le altre
La storia che raccontiamo inizia quando la strada della più piccola delle due ragazze incrocia quella della Giudice Paola Di Nicola, chiamata a pronunciarsi su uno dei clienti della giovane, un professionista romano di 35 anni. La Giudice, che deve esprimersi sul risarcimento del danno per la giovane oltre che sulla condanna per l’imputato, si accorge subito che nessuna cifra potrà mai restituire alla ragazza quello che le è stato tolto.

«Com’è possibile risarcire quello che questa ragazza che ha barattato per denaro dandole altro denaro? Se io disponessi di risarcirla in questo modo, non farei che ripetere la modalità di relazione stabilita dall’imputato con la vittima, rafforzando in lei l’idea che tutto sia monetizzabile, anche la dignità. E come può il denaro proveniente dall’imputato, il mezzo cioè con cui lui l’ha resa una merce, rappresentare per quella stessa condotta il risarcimento del danno?»

Una sentenza che ha fatto il giro del mondo
Lo spettacolo è dedicato alla Giudice Paola Di Nicola e alla sua coraggiosa e sorprendente sentenza. Attraverso il suo sguardo scopriamo un’altra realtà, molto diversa da quella che avevamo immaginato. All’epoca, attraverso una narrazione facente leva prevalentemente sugli stereotipi, i media hanno inquinato la lettura collettiva della vicenda. Lo stigma è caduto soprattutto sulle giovani, che proprio in virtù del fatto di non essere percepite come vittime sono diventate vittime una seconda volta.

Cinzia Spanò prosegue la riflessione sul femminile, iniziata con La moglie, attraverso l’incontro tra due figure molto diverse, ma legate entrambe dal bisogno di collocarsi dentro la propria storia per diventare pienamente ciò che sono. L’attrice ha voluto al suo fianco Roberto Recchia per la regia, affidandosi per la seconda volta alla sua collaborazione dopo che nel 2013 avevano portato in scena A nome tuo, tratto dal romanzo di Mauro Covavich.

Attore e regista formatosi all’Accademia dei Filodrammatici, Recchia si muove tra teatro di prosa e teatro musicale. Tra i suoi lavori recenti ricordiamo Futuristi per caso, per la direzione musicale di Alessandro Nidi, e Melodia per una nota sola di Magdalena Barile. Recchia ha anche curato la regia di molti titoli operistici. Il video del ‘sogno’ è stato invece affidato alla regia di Paolo Turro, che lo ha realizzato nel corso di un laboratorio con l’Accademia di Belle Arti di Brera.



Biglietti

La registrazione è gratuita fino a esaurimento posti. I biglietti saranno disponibili a partire dalle ore 18.00 di domenica 16 ottobre 2022.

È possibile prenotare max 2 biglietti per ogni singola registrazione.

I posti a sedere prenotati saranno garantiti fino a un quarto d’ora prima dell’inizio dello spettacolo. Raccomandiamo pertanto la puntualità.

 

Perché le prenotazioni aprono cinque giorni prima di ogni spettacolo?
Vi invitiamo a prenotare se siete certi di partecipare. Le disdette a ridosso dell’evento non ci aiutano a rimettere a disposizione i posti, penalizzando il pubblico realmente interessato e gli artisti coinvolti. Grazie della vostra preziosa collaborazione.