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Fondazione Cariparo: 165 milioni di euro per le erogazioni nel prossimo triennio, di cui 55 nel 2022

Saranno 165 milioni di euro le risorse che Fondazione Cariparo ha stimato di mettere a disposizione nel prossimo triennio (2022-2024), per promuovere e sostenere progetti e iniziative nei diversi ambiti di intervento: sociale, ricerca scientifica, istruzione, cultura, ambiente, volontariato. Con una media di 55 milioni/anno, l’ente aumenterebbe la capacità erogativa del 22,2% rispetto al triennio precedente e del 37,5% rispetto all’anno in corso. Stime che sono avvalorate oggi da un patrimonio finanziario solido e performante e dalle positive previsioni di avanzo di esercizio 2021.

Sette le linee strategiche che guideranno le scelte nel triennio e per le quali sono già state decise le ripartizioni per il 2022: inclusione sociale (10 milioni), ricerca, innovazione e sviluppo del territorio (10 milioni), partecipazione alla vita culturale (9,5 milioni), educazione e formazione (9 milioni), tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico (6 milioni), salute e corretti stili di vita (4 milioni), tutela e valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio (2,5 milioni). Inoltre, si stima di destinare risorse ad iniziative di sistema di carattere nazionale (4 milioni) che confluiranno in gran parte nel Fondo Unico Nazionale per il Volontariato, oltre che nel Fondo Nazionale Iniziative Comuni di ACRI. Quattro le tematiche che saranno oggetto di azioni trasversali a più linee: benessere e opportunità per le nuove generazioni, azioni che favoriscano la parità di genere, interventi per lo sviluppo economico del territorio, progetti per la sostenibilità ambientale ed energetica.

“Siamo particolarmente lieti di poter iniziare il prossimo triennio con maggiori risorse a disposizione per l’attività filantropica, rispetto al triennio precedente.”, dichiara Gilberto Muraro, Presidente di Fondazione Cariparo. “La strategia erogativa del nostro ente è il frutto di un percorso di analisi del contesto europeo, nazionale e locale e di un dialogo costante con il territorio per intercettare i bisogni emergenti. I nostri organi, con il supporto dello staff, hanno elaborato un piano triennale che ovviamente potrebbe essere riaggiornato alla luce dell’attuazione del PNRR e/o in risposta a specifiche esigenze e opportunità che dovessero manifestarsi e che oggi non sono note. Per questo attiveremo un monitoraggio costante della situazione, utile a comprendere come riorientare – se necessario – i nostri interventi.”

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