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21 settembre – Giornata mondiale dell’Alzheimer

Il 21 settembre è la giornata mondiale dedicata alla più diffusa delle demenze, per le quale non esiste ancora una cura. Ecco l’impegno della nostra Fondazione.
Il 21 settembre 2019 si celebra la XXVI giornata mondiale sulla demenza di Alzheimer e le malattie neurodegenerative. Questa giornata è stata istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s Disease International (ADI), con l’obiettivo di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle patologie più invalidanti e drammatiche che possono colpire l’uomo.

L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa, che distrugge cioè le cellule del cervello. È di gran lunga la più diffusa delle demenze e costringe, chi ne soffre, ad un progressivo declino della memoria e delle capacità cognitive, fino a comprometterne l’autonomia e la capacità di portare a termine persino i compiti più semplici.

In Italia sono più di 600.000 le persone che soffrono di Alzheimer.

Nel corso degli ultimi anni il fenomeno dell’Alzheimer, e più in generale delle varie forme assimilabili di demenza, ha visto un trend in costante aumento. Secondo il Rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in Italia sono circa un milione le persone afflitte da demenza (di cui oltre il 60% con demenza di Alzheimer). Un numero che si pensa possa raddoppiare nei prossimi 10 anni e triplicare entro il 2050.

L’altro volto dell’Alzheimer

Numeri importanti di un fenomeno che però ha anche un altro volto: quello dei caregiver, ovvero le persone che si devono occupare di un malato e che, nella maggioranza dei casi, sono familiari che si fanno carico in prima persona dell’assistenza dei loro cari.

L’assistenza di un malato affetto da questa patologia comporta altissimi livelli di carico sia fisico, che emotivo. Il familiare che si prende cura del malato viene spesso definito come “la seconda vittima della malattia”. Una definizione che dà un’idea del loro coinvolgimento nelle cure e delle sofferenze e le difficoltà a cui sono sottoposti.

Ed è pensando anche a loro che è nato il Progetto Alzheimer.

Prendersi cura di una persona colpita dalla malattia di Alzheimer, accompagnandola lungo il suo cammino di progressivo e irreversibile deterioramento, è un ruolo che va ben oltre la semplice assistenza a ore.

10 anni di sostegno

Con il Progetto Alzheimer, dal 2009 la nostra Fondazione ha avviato un programma, in collaborazione con Casa Madre Teresa di Calcutta (centro di riferimento per la provincia di Padova) e l’attuale ULSS 5 Polesana per fornire servizi a supporto dei caregiver di malati di demenza.

Preziose attività come: consulenza telefonica psicologica, sostegno psicologico individuale o di gruppo, corsi di formazione per imparare a gestire un paziente con Alzheimer o demenza, seminari informativi e attivazione di gruppi di auto-aiuto.

In 10 anni abbiamo messo a disposizione più di 2 milioni di euro per attività che, solo nell’ultimo triennio, hanno interessato 2.000 persone nelle province di Padova e Rovigo.

La necessità di dare continuità ad un progetto che ha dato nel corso degli anni risultati molto significativi, portando competenze e sollievo a migliaia di caregivers di pazienti con Alzheimer o demenza, ci ha indotto a rafforzare ulteriormente questo intervento.

– Gilberto Muraro, Presidente Fondazione Cariparo

Infatti, grazie allo strumento della progettazione partecipata, che ha visto coinvolti i soggetti partner, nuovi servizi saranno presto messi a disposizione. Dall’attivazione di una consulenza telefonica informativa, in aggiunta a quella psicologica, alla realizzazione di corsi di tecniche di rilassamento e di mindfulness, dalla creazione di una rete che permetta di attivare sinergie tra i vari attori all’implementazione dei piani formativi dedicati alle conoscenze sul decadimento cognitivo per l’assistenza primaria.

Ecco il nostro sostegno per un problema sempre più diffuso.