EN

Padova è (ufficialmente) Capitale Europea del Volontariato

Il 2020 sarà l’anno di Padova Capitale Europea del Volontariato. La città diventerà un grande laboratorio in cui nasceranno iniziative che puntano ad avere ricadute positive sull’Italia e sull’Europa. Con un contributo di 400.000 euro, la nostra Fondazione ha scelto di sostenere il programma di attività promosso dal Centro Servizi Volontariato e dal Comune di Padova. Per costruire una nuova “grammatica di comunità”. 

Tra una manciata di giorni entreremo nel 2020.

Un anno speciale per Padova, che sarà chiamata ad assumere il ruolo – e la responsabilità – di essere leader.

Città guida, laboratorio generativo e capoluogo innovativo per l’intero Paese, sotto i riflettori europei.

La città del Santo è infatti la prima città italiana ad essere insignita del riconoscimento di Capitale Europea del Volontariato, che in passato è stato assegnato a metropoli come Londra e Barcellona. Un riconoscimento arrivato alla fine del 2018 e ufficializzato il 9 dicembre nel corso della cerimonia di chiusura dell’anno da Capitale Europea del Volontariato di Košice, in Slovacchia, dove è avvenuto il passaggio di consegne con Padova.

La delegazione padovana che ha ritirato il riconoscimento in Slovacchia. Cristina Piva, assessore al volontariato del Comune di Padova, regge il vessillo donato da Košice: l’icona di Santa Elisabetta.
Da sinistra: Cristina Piva, Ilaria Ferraro – Referente del CSV Padova per l’Europa, Niccolò Gennaro – Direttore del CSV Padova, Guido Barbieri – Consigliere Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

Un’investitura prestigiosa che certifica la solidità del terzo settore nel Nord Est, e in particolare nella provincia di Padova, dove si contano

6.466 associazioni di volontariato capaci di mobilitare oltre 12 milioni di euro nel solo 2019, per attività che vanno dal welfare alla protezione ambientale, dallo sport al sociale.

Un’opportunità di sviluppo per la comunità

Padova Capitale Europea del Volontariato 2020 sarà molto più di una serie di eventi. Sarà l’occasione per avviare progetti tangibili di lungo periodo, capaci di incidere sul welfare di comunità, sul volontariato civico, sui rapporti di partnership profit-non profit e, in definitiva, sul benessere e sulla qualità della vita del territorio.

Per questo il programma è impostato su un lavoro triennale, partito nel 2019 inteso come anno di avvicinamento, che vedrà il suo apice nel 2020 e si concluderà nel 2021 con la valutazione di quanto fatto e lasciato in eredità alla città.

Tre anni durante i quali Padova diventerà una città-laboratorio capace di attrarre idee, attivare progetti e avviare processi ed esperienze duraturi nel tempo.

Tutto questo stimolando un’azione collaborativa con le altre componenti sociali per generare ricadute positive sull’Italia e sull’Europa.

La città potrà diventare ancora di più luogo di incontro di persone ed esperienze, occasione di confronto tra informazioni, conoscenze, esperienze, proposte e visioni.  Con la volontà di costruire una nuova “grammatica di comunità” a partire da iniziative e attività ispirate dai principi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 paesi membri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.

L’obiettivo ultimo è costruire una “alleanza di senso”.

Un’alleanza che punta a risvegliare nei cittadini la consapevolezza che non sono solo individui, ma persone al centro di una rete sociale. Per far nascere un nuovo processo che riesca a risvegliare in loro il desiderio di impegnarsi a creare e prendersi cura di qualcosa di più grande della propria cerchia sociale ristretta. Cominciando dalle idee.

Le persone, i luoghi e l’agenda dei principali appuntamenti del 2020 saranno presentati ufficialmente sabato 14 dicembre 2019 alle ore 11 in Sala Anziani a Palazzo Moroni.