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Nasce a Padova l’asilo “Milla Baldo Ceolin”

Nascerà a settembre il nuovo asilo nido “Milla Baldo Ceolin”. Lo realizzerà Spes (Servizi alla Persona Educativi e Sociali) con il contributo della Fondazione. Per promuovere il bilanciamento vita-lavoro del personale, sostenendo la genitorialità e la parità di genere, alcuni posti saranno riservati ai figli dei dipendenti dell’Università degli Studi di Padova.

Un nuovo asilo nido per bambini da 0 a 3 anni. Spes (Servizi alla Persona Educativi e Sociali) lo realizzerà a Padova. l costi dei lavori di ristrutturazione, circa 770.000 euro, saranno sostenuti in larga parte dalla Fondazione con un contributo di 650.000 euro.

Nascerà così l’Asilo Nido “Milla Baldo Ceolin”, con alcuni posti riservati ai figli dei dipendenti dell’Università degli Studi di Padova.

Tra SPES e l’Università di Padova esisteva già una collaborazione, che riserva alcuni posti – nelle strutture di SPES – al personale universitario. Partendo da questa positiva esperienza, l’Università ha manifestato l’intenzione di avere un proprio spazio, dedicato ad asilo nido, per promuovere il bilanciamento vita-lavoro del personale, sostenendo la genitorialità e la parità di genere.

L’obiettivo è promuovere un’azione di welfare efficace per eliminare gli ostacoli che ancora penalizzano le donne nell’accesso a posizioni stabili nell’Ateneo patavino.

Dalla parte delle donne e dei bambini

Vedrà così la luce a settembre l’asilo intestato a Massimilla Baldo Ceolin, detta Milla, prima donna a ricoprire una cattedra di Fisica al Bo.

Seicento metri quadri dedicati all’infanzia con due specifiche sezioni, una dedicata ai “lattanti” e una destinata ai “divezzi”, un’area per il gioco, una per il riposo, servizi per i bimbi, spogliatoi, e servizi per il personale.

Un intervento che risponde anche a una carenza cronica di servizi per i bambini e le loro famiglie, in cui spesso la mamma deve rinunciare al lavoro per accudire ai figli piccoli.

Allo stesso tempo è un investimento che, fornendo ai più piccoli un ambiente in cui poter crescere e imparare, li avvia alla scolarizzazione, scongiurando il pericolo dell’abbandono scolastico.

I dati dimostrano infatti come i bambini che non accedono agli asili nido prima, e alla scuola materna poi, siano più a rischio di povertà educativa.

Progetti come questo mirano a scongiurare l’impoverimento culturale degli adulti di domani.