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“Dal suolo al campo”: innovare si può con i progetti vincitori del bando AGER

Un suolo più fertile, rigenerato e vivo, migliora la salute delle piante e, di conseguenza, la qualità e la quantità delle produzioni. Questo l’obiettivo e la sfida lanciata dal bando “Dal suolo al campo – Approcci multidisciplinari per migliorare l’adattamento delle colture al cambiamento climatico” perfettamente raccolta dei progetti presentati e selezionati.

Sono tre i progetti di ricerca selezionati dal bando Dal suolo al campo – Approcci multidisciplinari per migliorare l’adattamento delle colture al cambiamento climatico, nato con l’intento di migliorare le produzioni agroalimentari e salvaguardare la salute e la fertilità dei suoli italiani e sostenuto dalle Fondazioni di Origine Bancaria che hanno messo a disposizione 2,5 milioni di euro.

Progetti innovativi di eccellente qualità scientifica in grado di generare risultati scientifici di qualità e con ricadute operative in campo.

Le ricerche, condotte da team multidisciplinari dislocati su tutto il territorio nazionale, toccheranno colture tipiche italiane, quali la vite, il riso, l’actinidia, il cece e il pisello. E i risultati offriranno soluzioni e modelli di studio adattabili e trasferibili ad altre colture, ampliando ulteriormente la ricaduta delle innovazioni prodotte dalla ricerca.

I progetti vincitori

Sos kiwi

Il progetto vuole essere una risposta alla Kiwifruit Vine Decline Syndrome (KVDS), una pericolosa malattia dell’actinidia di cui al momento non conosciamo gli agenti che la causano. Un grave problema per la produzione di kiwi in Italia perché riduce la funzionalità delle radici e indebolisce progressivamente le piante portandole al collasso entro 2 anni dai primi sintomi.
Il progetto analizzerà i meccanismi alla base della malattia, identificherà biomarcatori utili per la diagnosi e metterà a punto strategie di controllo.

Plantìa

Questo progetto ha l’obiettivo di fornire mezzi agronomici pratici, efficienti e sostenibili per migliorare la fertilità del suolo e facilitare la gestione della coltivazione di vite, cece e pisello attraverso la realizzazione di tè di compost potenziato con consorzi microbici composti da microrganismi benefici e con capacità di biocontrollo e biostimolante. Oltre alla fertilità, il nuovo prodotto sarà testato in campo per valutare la capacità di difesa della vite e delle leguminose da malattie fungine, come ad esempio oidio e peronospora.

Enabling the potential of the unexplored

Il terzo progetto, infine, valuterà direttamente in campo le potenzialità di un consorzio di microrganismi sulle colture della vite e del riso. In particolare, il progetto vuole favorire l’attitudine delle piante a reclutare una comunità microbica selezionata e testata in laboratorio e inoculata nel suolo. Il tutto con gli obiettivi di aumentare la tolleranza delle due colture agli stress conseguenti alle mutate condizioni ambientali, migliorare la fertilità del suolo e la qualità dei prodotti.

L’avvio dei progetti è previsto nella seconda metà del 2023. E noi attendiamo di veder crescere i risultati.

Il progetto Ager

Il progetto Ager (Agroalimentare e Ricerca) è un progetto di ricerca finalizzato allo sviluppo e alla promozione del settore agroalimentare, nato dalla collaborazione di 13 Fondazioni bancarie.

Tra queste anche la nostra Fondazione, che ha contribuito alle prime tre edizioni del progetto con oltre 5 milioni di euro.

L’obiettivo è quello di contribuire al miglioramento dei processi produttivi, allo sviluppo di tecnologie e alla promozione e valorizzazione del capitale umano in un settore che, con un fatturato di 188 miliardi di euro (il 20% di export), rappresenta il secondo comparto produttivo del paese e dà occupazione a 1,4 milioni di persone.