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“Il Conte e il Cardinale. La collezione Silvestri”, la nuova mostra di Palazzo Roncale

A Palazzo Roncale, dal 30 novembre 2023 fino al 10 marzo 2024, appuntamento con l’arte e la storia del Polesine grazie alla mostra Il Conte e il Cardinale. La collezione Silvestri.

Dal 30 novembre 2023 fino al 10 marzo 2024, Palazzo Roncale racconta la storia di uno dei casati più antichi e influenti del Polesine attraverso l’esposizione di una collezione d’arte e libraria di inestimabile valore.

Fin dal Duecento, ai tempi del ducato Estense, la storia della famiglia Silvestri si intreccia a quella del territorio di Rovigo. Una famiglia che si arricchì nel corso del medioevo con la raccolta di tasse e decime e che acquisì enormi proprietà durante il Rinascimento, ma che fu capace di restituire alla città ricchezza e benessere.

Se la città di Rovigo si è sviluppata passando da borgo assoggettato ad Adria a vera e propria città è grazie a Carlo II Silvestri che, nel 1815, ne ottenne il riconoscimento dal Regno Lombardo Veneto dopo aver a lungo chiesto alle autorità della Serenissima di fare altrettanto.

Una storia di uomini di cultura, di personalità, che intrattennero relazioni con grandi collezionisti, accorti amministratori e intellettuali dell’epoca.

La collezione Silvestri

Rovigo fu “la sola piccola città veneta che sia stata sede di un vero museo d’antichità”, scrive lo storico e filosofo franco-polacco Krzysztof Pomian, e come tale attirò studiosi e visitatori da altre località italiane ed europee. Fautori di tanta ricchezza storica e culturale furono soprattutto Girolamo Silvestri, che mise assieme la biblioteca, Camillo Silvestri, che raccolse i reperti archeologici ed epigrafici e Rinaldo Silvestri per i dipinti.

Una collezione d’opere d’arte di oltre 200 dipinti, dalle tele trecentesche e quattrocentesche di Nicolò di Pietro e Quirizio da Murano, alle tele di Mazzoni, Nogari, Pittoni, Pietro Vecchia, Giambattista Piazzetta, Pietro Longhi, Fra Galgario… per citarne solo alcuni. E ancora monumenti lapidei e iscrizioni, la cosiddetta “tomba di Borsea”, i bronzetti e le ceramiche, i vetri e le lucerne e una biblioteca di oltre 40.000 tra documenti e volumi, conosciuta come la Silvestriana.

Una raccolta custode di edizioni rare come la Bibbia istoriata padovana e il codice ebraico di Joseph Albo, il Sèfer ha-‘iqqarìm (il libro dei principi).

Furono il Conte Girolamo Silvestri e il fratello Cardinale Pietro a destinare i loro tesori culturali all’Accademia dei Concordi, al Comune di Rovigo e al Seminario Vescovile.

Nel 1858 venne donata la preziosissima biblioteca Silvestriana concessa ad “uso gratuito perpetuo e irrevocabile” all’Accademia dei Concordi e alla Città di Rovigo. Nel 1877 alla morte dell’ultimo erede le collezioni d’arte e di archeologia dei Silvestri furono assegnate a metà tra il Seminario Vescovile e la medesima Accademia dei Concordi, insieme al Comune di Rovigo.

Dopo 165 anni, con la mostra Il Conte e il Cardinale. La Collezione Silvestri, la collezione smembrata torna finalmente all’originaria unità desiderata dai due illustri benefattori.

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