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Henri de Toulouse-Lautrec e la Parigi di fine secolo vi aspettano a Rovigo

A Palazzo Roverella torna l’appuntamento con la grande pittura internazionale con Henri de Toulouse-Lautrec. Parigi 1881-1901 una grande esposizione sull’artista francese tra i più rappresentativi della Parigi di fine secolo. 

Dal 23 febbraio al 30 giugno 2024, più di 200 opere, di cui 60 dell’artista, ripercorrono l’opera di Toulouse-Lautrec (1864-1901) e il mondo a cui appartenne e che raccontò con uno sguardo nuovo e denso di realtà.

La mostra, promossa dalla Fondazione Cariparo, in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi, e con il sostegno di Intesa Sanpaolo, propone l’esposizione – prodotta da Dario Cimorelli Editorepiù vasta mai realizzata in Italia su Toulouse-Lautrec.

Il lavoro di ricerca, portato avanti dai curatori Jean-David Jumeau-Lafond, Francesco Parisi e Fanny Girard (direttrice del Museo Toulouse-Lautrec di Albi) e con la collaborazione di Nicholas Zmelty (sezione Manifesti e Incisioni), rappresenta un’occasione inedita e imperdibile per immergersi tra le strade di Montmartre e incontrare i suoi attori.

L’opera e la Parigi di fin de siècle

Nel corso della sua vita Toulouse-Lautrec, pittore e illustratore, fu vittima di una narrazione incompleta, che si fermava alla superficie senza cogliere l’essenza della sua pittura. Questa esposizione desidera restituire alla storia dell’arte la complessità di un artista poliedrico e della sua produzione artistica che va ben oltre la creazione dei manifesti che lo hanno reso celebre. Tra le sale di Palazzo Roverella, infatti, oltre ad una ricca e immancabile sezione grafica, conosceremo il Lautrec postimpressionista, seguendolo nello sviluppo di un linguaggio dapprima legato alla lezione di Degas e poi finalmente libero.

La Parigi di fine secolo è la coprotagonista della mostra caratterizzata da un ribollire di idee, intuizioni e diverse tendenze artistiche.

Una ricchezza di cui Lautrec si è nutrito e che è possibile vedere in mostra grazie alle tante opere degli artisti a lui contemporanei che con lui hanno condiviso quello straordinario periodo.

Lungo il percorso espositivo si potranno, così, cogliere le influenze reciproche e i punti di contatto tra il protagonista e i tanti movimenti artistici che in quegli anni nascevano all’ombra della modernissima torre di ferro che, esordiva da protagonista nel cielo sopra Parigi.

Inaugurata da pochi giorni, è già una mostra da non perdere

La mostra è articolata in sezioni che restituiscono gli influssi che segnarono la breve ma intensa produzione dell’artista: dallo sguardo d’insieme sulla Parigi di fine secolo (1885-1900), ai luoghi emblematici come Opera, teatri, caffè-concerto, cabaret, bistrot e cenacoli intellettuali, che ne influenzarono l’opera (Le Chat Noir, Toulouse-Lautrec e gli amici artisti, Il rinnovamento della grafica). Per finire nell’inedito focus dedicato al movimento artistico francese Les Arts Incohérents (a cura di Johan Naldi), anticipatore di molte delle tecniche adottate dalle avanguardie del Novecento.

Una mostra attesissima già prima della sua inaugurazione, non solo in ambito rodigino, ma su tutto il territorio nazionale. Un’opportunità da non perdere che evidenzia e conferma, nuovamente, l’attualità e la cura della proposta culturale di Palazzo Roverella.

La mostra