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Pandemia: la Fondazione stanzia altri 3,5 milioni di euro per la “nuova povertà”

Superati i 12 milioni di euro messi a disposizione del territorio in meno di un mese.

Un’ulteriore “iniezione” di contributi per la gestione dell’emergenza venutasi a creare con la diffusione del Covid-19 è stata deliberata ieri dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione: 3,5 milioni di euro, che si sommano al milione stanziato meno di un mese fa, interamente dedicati a sostenere gli interventi in ambito sociale.

Dopo il confronto con le istituzioni e gli enti territoriali avvenuto nei giorni scorsi, l’ente ha fatto proprie le esigenze emerse che si concentrano prevalentemente sulla gestione della “nuova povertà” venutasi a determinare per quei singles o quelle famiglie che, a causa della perdita o della prolungata sospensione del lavoro, hanno visto ridursi drasticamente le proprie entrate e sono oggi in difficoltà nel fare fronte agli acquisti di prima necessità:
vitto, affitto, utenze, spese sanitarie.

500.000 euro verranno resi disponibili subito e saranno ripartiti tra: il Comune di Padova (250.000), il Comune di Rovigo (110.000), Caritas della Diocesi di Padova (60.000 euro), Caritas della Diocesi di Rovigo (30.000 euro) per far fronte alle necessità impellenti, quali ad esempio, la distribuzione di buoni pasto. Per i restanti 50.000 euro si stanno valutando le diverse richieste ed esigenze pervenute.

I restanti 3 milioni di euro saranno messi a disposizione della rete territoriale che gestisce l’emergenza nelle province di Padova e Rovigo; nelle prossime settimane verranno messe a punto le modalità attuative di tale intervento proprio con l’obiettivo di dare una risposta puntuale e coerente alle necessità delle diverse aree provinciali.

Dichiara il Presidente della Fondazione Gilberto Muraro: “La Fondazione sta facendo uno sforzo importante per rispondere ai tanti bisogni che la pandemia sta determinando sul territorio. Abbiamo agito con tempestività su quelli che sono gli ambiti che maggiormente stanno accusando un duro colpo. Le risorse non sono infinite e bisogna
distribuirle con molta oculatezza e gradualmente.”

Padova, 25 aprile 2020

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