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Apre le porte a Padova il Museo della Natura e dell’Uomo, il più grande d’Italia

Il nuovo allestimento riunisce i preesistenti Musei universitari di Mineralogia, Geologia e Paleontologia, Antropologia e Zoologia – finalmente insieme – in un unico percorso espositivo, che racconta la storia dell’uomo e del pianeta, da quattro miliardi di anni fa fino ai giorni nostri. Il più grande museo scientifico d’Italia. Tra i più grandi d’Europa. A cui la nostra Fondazione è orgogliosa di aver contribuito con 1 milione di euro.

38 sale, una superfice 3.800 mq, a cui si aggiungono una sala per le mostre temporanee di ca. 300 mq, 700 mq per gli ambienti tecnici e 550 mq di uffici per il personale.

Sviluppato su tre piani vede esposti 3.500 beni storici, 25 modelli tattili e conterà 193 vetrine, 89 postazioni multimediali ed exhibit, 80 pannelli di sala e 31 pannelli grafici a tutta parete. Questi i numeri del MNU: Museo della Natura e dell’Uomo.

Il più grande museo universitario scientifico italiano. Tra i più grandi d’Europa.

Come avevamo orgogliosamente annunciato qualche tempo fa, Palazzo Cavalli, storico palazzo edificato nella seconda metà del Cinquecento alle porte di Padova, accoglie ora le collezioni di 4 precedenti musei patavini – Mineralogia, Geologia e Paleontologia, Zoologia e Antropologia – armonizzandole nel percorso museale che attraversa i vari spazi della struttura.

Il Museo della Natura e dell’Uomo racconta una storia. A farlo saranno gli oltre 200mila reperti naturalistici e antropologici che gli danno vita. Reperti che racconteranno la storia che più di tutte ci coinvolge: quella dell’evoluzione del nostro Pianeta, dei suoi delicati equilibri, degli straordinari incastri di diversità che lo compongono.

Daniela Mapelli, Rettrice Università di Padova

Una storia affascinante, resa ancor più coinvolgente grazie all’utilizzo dei più efficaci e contemporanei linguaggi comunicativi. Così il passato dialoga con e diventa parte integrante del presente e del futuro. Reperti conservati da 800 anni dall’Università di Padova, sono ora a disposizione di tutti: cittadini, scuole, turisti e studiosi.

Siamo pronti ad iniziare questa entusiasmante avventura con l’obiettivo di educare ed ispirare le future generazioni.

Fabrizio Nestora, Presidente del Centro di Ateneo per i Musei dell’Università

Il MNU rappresenterà il luogo d’incontro di cittadini e studenti di ogni età, di scienziati e amanti della natura e del genere umano che potranno godere di un ambiente magico, una vera e propria piattaforma di curiosità a tutti i livelli che continuerà a crescere grazie alla ricerca che continuerà ad essere svolta sulle collezioni storiche da parte di studiosi, studenti, dottorandi.

Il museo sarà una comunità aperta e inclusiva, dove si metteranno in pratica le cinque missioni fondamentali che le istituzioni internazionali attribuiscono ai musei scientifici negli anni venti del XXI secolo.

Telmo Pievani, responsabile Scientifico  del Museo della Natura e dell’Uomo

Condurre ricerche sulle collezioni e ampliarle, soprattutto quando saranno disponibili i laboratori e i depositi del Museo previsti nel campus della ex Caserma Piave; fare conservazione secondo le tecniche più avanzate; ideare iniziative di comunicazione coinvolgenti per i pubblici di ogni età; sviluppare progetti educativi e didattici innovativi, ai quali è riservata un’intera ala del museo, che include anche un Auditorium, e contribuire alla crescita culturale, sociale ed economica del territorio attraverso la condivisione dei saperi scientifici.

Così il MNU riuscirà a mettere in pratica le 5 missioni fondamentali dei musei scintifici degli anni venti del XXI secolo, con l’intento di creare una confidenza, un’abitudine nel pubblico a considerare il MNU un luogo piacevole in cui passare il proprio tempo. 

Situato davanti alla Cappella degli Scrovegni, quasi a instaurare un dialogo simbolico tra i saperi e le arti, il museo amplia il sistema museale scientifico diffuso nella città.

Un percorso collega il MNU con Palazzo del Bo, con l’Orto Botanico patrimonio UNESCO e con la rete dei musei universitari, rendendo Padova un caso unico in Italia e in Europa.

Otto secoli di scienza, sui selciati e sotto i portici dove passeggiavano Galileo e Vesalio. Nelle strade dove è nato il metodo scientifico, il Museo della Natura e dell’Uomo continua la tradizione e apre le sue sale a tutte le menti curiose.